Le paure che non affronti diventano i tuoi limiti

“Un giorno la professoressa di lettere mi ha chiesto di leggere in classe a voce alta un brano, come spesso accade. Ho iniziato a leggere ma all’improvviso è come se non riuscivo più a respirare e mi sono bloccato, sentivo il battito accelerato, diventavo rosso, iniziavo a sudare e a sentirmi goffo. Da quel momento in poi ho iniziato ad avere timore delle situazioni in cui c’era la possibilità di leggere di fronte ad un pubblico per timore di ripetere la stessa figuraccia. Continuo la mia vita senza espormi troppo, evitando le situazioni “pericolose”.
La Fobia Sociale è un disturbo d’ansia caratterizzato da ansia significativa indotta dall’esposizione a determinate situazioni interpersonali o di prestazione in pubblico, nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri.
La caratteristica principale è la paura di essere criticati dagli altri durante azioni o compiti di vario genere, soggetti alla valutazione di altre persone.
Due aspetti cruciali alla base di questo timore sono il forte desiderio di dare una buona impressione agli altri e contemporaneamente una forte incertezza rispetto al raggiungimento di questo scopo.
Anche se una certa agitazione ed apprensione in situazioni sociali è del tutto comune, le persone con Fobia Sociale presentano così tanto ansia che evitano la maggior parte delle situazioni sociali o vi si espongono con grande sofferenza.
Alcune forme di Fobia Sociale sono legate a specifiche situazioni di prestazione, per cui la persona presenta ansia solo quando deve effettuare un’attività particolare in pubblico. La stessa attività eseguita da solo non produce disagio.
Un tipo più grave di Fobia Sociale è caratterizzato da ansia estrema nella maggior parte delle situazioni interpersonali o pubbliche.
In entrambe le forme del disturbo, ad ogni modo, l’ansia deriva dall’aspettativa che se le proprie prestazioni risulteranno inadeguate o insoddisfacenti ci si sentirà umiliati e imbarazzati.
I criteri per fare diagnosi di Fobia Sociale per il DSM-5 sono i seguenti:
I sintomi sperimentati sono quelli dell’ansia e soprattutto quelle della vergogna:
Le persone con Fobia Sociale presentano allarme e disagio in situazioni le più disparate:
In queste situazioni (vissute e/o immaginate) si attivano una serie di timori, sperimentano sintomi e si ha la tendenza a mettere in atto comportamenti allo scopo minimizzare o eliminare il disagio sperimentato.
Le preoccupazioni che le persone con fobia sociale sperimentano fanno riferimento al temere che:
La persona si impegna sistematicamente ad evitare le brutte figure (non dare segni di vergogna).
I comportamenti maggiormente messi in atto, in modo più o meno marcato sono:
La Fobia Sociale comporta ansia e disagio stabili.
In particolare un’ansia anticipatoria elevata nel caso ci sia un evento temuto imminente rispetto al quale si teme di fare “una figuraccia” (esami, riunioni importante, appuntamenti, ecc.) o forte ansia e disagio nel caso che dalla situazione sia impossibile sottrarsi.
Evitare alcune situazioni temute può dare conseguenze negative in ambito sia lavorativo che sociale.
Inoltre le persone con Fobia Sociale possono avere difficoltà ad instaurare nuove conoscenze sia intime che più superficiali e difficoltà nelle situazioni di gruppo.
Tutto ciò può causare isolamento e conseguente rabbia e depressione secondaria.
Alcune persone sono timide per temperamento e mostrano propensione alla vergogna molto precocemente da bambini, mentre altre possono vivere le prime esperienze di ansia sociale durante la pubertà.
Spesso i contesti nei quali si vivono le prime esperienze di ansia sociale sono la scuola e altri contesti aggregativi strutturati (ambiente sportivo, oratorio, ecc.) o più informali (gruppo di pari, comitive, ecc.), contesti nei quali ci si sente sottoposti alla valutazione degli adulti significativi e/o dei pari.
A partire quindi dal proprio temperamento, da questi episodi di ansia, dalle “figuracce” vissute, può innescarsi un timore più ampio di varie situazioni sociali e un evitamento progressivo delle situazioni temute, che possono portare poi allo sviluppo di una più strutturata e più o meno generalizzata fobia sociale.
I sintomi e il disagio legati alla Fobia Sociale tendono a cronicizzarsi e a persistere nel tempo se non si interviene, inducendo chi ne soffre ad evitare le attività a cui vorrebbero al contrario partecipare. La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata efficace per la cura di di questo disturbo. La terapia ha come obiettivo principale quello di aiutare il paziente ad accettare un livello maggiore di rischio della brutta figura.
Questo lavoro passa attraverso varie fasi terapeutiche, alcune delle quali riguardano:
Un’esposizione frequente e prolungata, opportunamente predisposta da paziente e terapeuta, permette di affrontare le situazioni temute in modo progressivamente più agevole e soddisfacente. Contemporaneamente a ciò la persona sarà stimolata ed aiutata a riprendere in mano aspetti della vita messi da parte (rapporti sociali, passioni, lavoro, ecc.).
Le terapie farmacologiche con antidepressivi, come anche alcuni farmaci ansiolitici, possono aiutare nella terapia della fobia sociale. Ad ogni modo, solo la terapia farmacologia, senza quella psicoterapica, presenta elevati tassi di ricaduta.
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